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La stabilizzazione dei precari della scuola è possibile

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(DIRE) Roma, 17 nov. – “La stabilizzazione dei precari della scuola è possibile. Lo dimostra il recente studio della Uil scuola Rua che ha stimato i costi necessari per mettere a ruolo i circa 250mila precari che attualmente ruotano nel mondo della scuola italiana con contratti annuali”. Lo dice Saverio Pantuso, Segretario generale della Uil Scuola Rua del Lazio.
Sottoposto recentemente al ministro Valditara, lo studio del sindacato parte dall’analisi dei livelli stipendiali di tutto il personale scolastico, non solo docente, tra precari e a tempo determinato, basato su dati del Ministero Istruzione, del Mef, dell’Inps e del contratto scuola 2018. La stima dei costi della stabilizzazione è questa: da Nord a Sud del Paese serve una differenza di spesa di poco più di 180 milioni di euro. “Concentrandoci esclusivamente sulla Capitale- spiega Saverio Pantuso- i docenti precari della scuola romana e della provincia sono 13344, mentre 2154 sono i collaboratori scolastici e gli assistenti tecnici e amministrativi. Più di 15mila in tutto. Per i primi la cifra necessaria alla stabilizzazione è di 12.369.335 euro, per i secondi di 373.264 euro. A conti fatti ogni docente romano precario, così come quelli di altre città italiane, potrebbe essere stabilizzato con una somma irrisoria di 715 euro- prosegue il sindacalista- Stiamo parlando di un’incidenza minima per la spesa dello Stato ma con ricadute esponenziali sulla qualità della vita scolastica. Il mondo della scuola ne uscirebbe trasformato, in termini di continuità didattica. Ma non solo. La stabilizzazione inevitabilmente creerebbe un doppio vantaggio:
oltre alla certezza di una scuola con il personale in servizio al suono della prima campanella, ci sarebbe una spinta per l’economia che trova appunto slancio da uomini e donne, tante lavoratrici e tanti lavoratori, che potrebbero finalmente progettare serenamente un futuro. L’esatto contrario di quanto accaduto in questi anni- conclude Pantuso- nei quali i docenti precari hanno visto per troppe volte calpestati i loro diritti per le inefficienze delle istituzioni scolastiche”.
(Com/Red/Dire
13:25 17-11-22 .